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sabato 22 ottobre 2016

Le compartimentazioni di attraversamenti impiantistici alla luce del Codice di prevenzione incendi

Mercoledì 19/10/2016.
Seminario Fondazione dell'Ordine degli Ingegneri della Provincia di Torino.
“Le compartimentazioni di attraversamenti impiantistici alla luce del Codice di prevenzione incendi”
 





 

domenica 16 ottobre 2016

L'Ingegneria Antincendio e la messa a norma dei fabbricati industriali - IV parte


"L'Ingegneria Antincendio e la messa a norma dei fabbricati industriali - IV parte"Un articolo di Filippo Cosi

Rivista Antincendio. EPC Periodici. Numero di Agosto 2016


Con riferimento alle considerazioni generali espresse nella prima parte dell’articolo, pubblicato sul numero di aprile, si passa ad esaminare un progetto antincendio predisposto di recente dall’autore, denominato “Progetto 4”. Si tratta di un fabbricato adibito a deposito e produzione, con la compresenza di diverse tipologie strutturali, per il quale è stato predisposto uno studio con i metodi della FSE.
Lo scopo è quello di ottenere la deroga per le strutture, prive della resistenza al fuoco richiesta dal Livello III di prestazione del Codice P.I. Le simulazioni condotte nei diversi scenari, caratterizzati da differenti configurazioni delle misure protettive, hanno permesso di verificare l’efficacia delle misure compensative proposte in progetto, consistenti nell’integrazione del SENFC e dell’impianto sprinkler. Dopo aver verificato la sicurezza per le persone (addetti dello stabilimento e al magazzino), si dimostra che le curve naturali di temperatura-tempo ricavate con FDS non raggiungono la temperatura critica dei vari elementi strutturali.

domenica 24 luglio 2016

Terminato il cantiere della Nuvola di Fuksas

http://www.archiportale.com/news/2016/07/architettura/terminato-il-cantiere-della-nuvola-di-massimiliano-fuksas_53158_3.html

mercoledì 20 luglio 2016

Approvata la deroga per un magazzino logistico con strutture in classe R0

Approvata la deroga per un magazzino logistico con strutture in classe R0



Il fabbricato oggetto della deroga presentava una struttura portante in carpenteria metallica ed era adibito a deposito intensivo di bobine di carta. Il carico di incendio ingentissimo aveva inizialmente condotto a definire una classe di resistenza al fuoco pari a R240. Le evidenti difficoltà tecniche nonché gli spropositati costi per la protezione delle strutture portanti hanno fatto in modo che il cliente si rivolgesse all'ing. Filippo Cosi, responsabile dei progetti di Prevenzione incendi per Ai Studio, avendo avuto notizie delle possibilità offerte dalla nuova metodologia progettuale della Fire Safety Engineering.




Si è quindi impostato un complesso lavoro multidisciplinare, che ha visto la collaborazione di progettisti antincendio e progettisti strutturali, in particolare l'ing. Gabriele Chiellino, responsabile dei progetti strutturali di Ai Engineering.
L'obiettivo era quello di richiedere la deroga a qualunque classe di resistenza al fuoco per le strutture portanti.



Nei passati decenni, simili istanze di deroghe, peraltro non sempre concesse, sono state affrontate con metodi molto semplici, ovvero con la proposta di misure compensative al fine di mitigare il rischio aggiuntivo dovuto alla difformità normativa di cui si chiedeva la deroga.
Questo metodo non garantiva però alcuna certezza dell'efficacia delle misure compensative che venivano proposte in quanto si sceglievano quelle più verosimili e facilmente applicabili, basandosi sull'esperienza del progettista e sulla condivisione con i funzionari VVF.



Oggi è invece possibile, come in effetti è stato fatto in questo caso, applicare l'approccio prestazionale al fine di quantificare gli effetti delle misure compensative sul comportamento all'incendio del fabbricato e del suo contenuto.



Sono quindi state eseguite numerose simulazioni di incendio con il software FDS, in diversi scenari caratterizzati da differenti incendi e differenti configurazioni delle misure compensative.
Sono inoltre state condotte approfondite analisi del comportamento strutturale nel corso dell'incendio, allo scopo di definire le modalità del collasso strutturale.
Sono stati dimostrati i livelli di sicurezza garantiti dalle misure protettive e preventive proposte dal nuovo progetto.



Dopo attente valutazioni, infine, la Direzione Regionale VVF della Lombardia ha concesso la deroga richiesta.
Un risultato che dimostra l'efficacia di uno studio approfondito eseguito con la Fire Safety Engineering.















L'Ingegneria Antincendio e la messa a norma dei fabbricati industriali - III parte

"L'Ingegneria Antincendio e la messa a norma dei fabbricati industriali - III parte"
Un articolo di Filippo Cosi

Rivista Antincendio. EPC Periodici. Numero di Giugno 2016



Con riferimento alle considerazioni generali espresse nella prima parte dell’articolo, pubblicato
sul numero di aprile, si passa ad esaminare un progetto antincendio predisposto di recente dall’autore,
denominato “Progetto 3”.
Si tratta di un fabbricato adibito a deposito e produzione, con la compresenza di diverse tipologie
strutturali, per il quale è stato predisposto uno studio con i metodi della FSE. Lo scopo è quello
di ottenere la deroga per le strutture, prive della resistenza al fuoco richiesta dal Livello III di prestazione del Codice P.I.
Le simulazioni condotte nei diversi scenari, caratterizzati da differenti configurazioni delle misure
protettive, hanno permesso di verificare l’efficacia delle misure compensative proposte in progetto,
consistenti nella suddivisione in compartimenti antincendio, nel nuovo SENFC e nell’integrazione
dell’impianto a idranti e di quello sprinkler.
Dopo aver verificato la sicurezza per le persone (addetti dello stabilimento), sono stati studiati appositi interventi protettivi agli elementi strutturali più sensibili all’incendio al fine di garantire la resistenza per 30 minuti secondo le curve naturali di temperatura-tempo ricavate con FDS.

https://www.insic.it/Prevenzione-incendi/Notizie/Sulla-rivista-Antincendio-n6-2016-si-parla-di/9c7c4da4-4b35-433a-a858-6b1c22bb094a

L'ingegneria Antincendio e la messa a norma dei fabbricati industriali - II parte

"L'ingegneria Antincendio e la messa a norma dei fabbricati industriali - II parte"
Un articolo di Filippo Cosi

Rivista Antincendio. EPC Periodici. Numero di Maggio 2016



Con riferimento alle considerazioni generali espresse nella prima parte dell’articolo, pubblicato
sul numero di aprile, si passa ad esaminare un progetto antincendio predisposto di recente
dall’autore, denominato “Progetto 2”.
Si tratta di un fabbricato adibito a deposito con struttura portante metallica a vista, per il quale è
stato predisposto uno studio con i metodi della FSE, allo scopo di ottenere la deroga per le
strutture prive di resistenza al fuoco, ricadenti nel Livello III di prestazione del Codice P.I.
Le simulazioni condotte hanno permesso di verificare l’efficacia delle misure compensative
proposte in progetto, consistenti nel nuovo SENFC, a integrazione degli impianti di protezione
attiva già presenti.
Dopo aver verificato la sicurezza per le persone (addetti al magazzino), si dimostra che il collasso
della struttura al superamento della temperatura critica non comporta conseguenze per gli edifici
vicini.

https://www.insic.it/Prevenzione-incendi/Notizie/Sulla-rivista-Antincendio-n52016-si-parla-di/a60557d3-8818-4d25-b3ec-27c765057661

L'ingegneria Antincendio e la messa a norma dei fabbricati industriali - I parte

"L'ingegneria Antincendio e la messa a norma dei fabbricati industriali - I parte"
Un articolo di Filippo Cosi

Rivista Antincendio. EPC Periodici. Numero di Aprile 2016



Ripercorrendo i tratti salienti di alcuni progetti antincendio predisposti di recente, l’autore
descrive come l’Ingegneria Antincendio possa essere applicata per affrontare con esito positivo il
problema diffuso della resistenza al fuoco delle strutture, in particolare per attività non normate
come quelle industriali.
Nei quattro progetti illustrati, che saranno trattati singolarmente in questo e nei prossimi numeri della
rivista, la FSE è stata applicata con metodologie diverse ed adattata ad ogni singolo caso, pur
consentendo sempre la riduzione o addirittura l’eliminazione della classe di resistenza al fuoco
connessa al valore del carico di incendio.
Utilizzando il recente Codice di Prevenzione Incendi e le simulazioni con FDS, è stata risolta con
successo la criticità derivante dalla protezione passiva sulle strutture portanti di fabbricati
industriali esistenti in quanto non sarebbe stato possibile eseguire gli interventi senza gravi
ripercussioni sulla produttività dell’azienda.

https://www.insic.it/Prevenzione-incendi/Notizie/Sulla-rivista-Antincendio-n42016-si-parla-di/e9572d9d-193e-4407-8148-2ac7880aa855

L'Archeologia industriale riprende vita attraverso l'ingegneria antincendio

"L'Archeologia industriale riprende vita attraverso l'ingegneria antincendio"
Un articolo di Filippo Cosi

Rivista Antincendio. EPC Periodici. Numero di Luglio 2015



Ripercorrendo i tratti salienti di due progetti antincendio predisposti nella sua vita professionale , l’autore descrive come l’Ingegneria Antincendio possa fornire solidi strumenti al fine di affrontare con esito positivo le problematiche tipiche degli edifici tutelati e vincolati, appartenenti alla fattispecie dell’Archeologia Industriale, molto diffusa nel nostro Paese. Vengono applicati metodi ingegneristici con riferimento alle normative internazionali ed al Codice unico di prevenzione incendi di prossima pubblicazione. Gli aspetti della prevenzione incendi vengono affrontati anche con l’ausilio delle simulazioni con il software FDS, con il risultato di conciliare le esigenze di tutela storica con quelle della libera scelta architettonica, conseguendo nel contempo un livello di sicurezza contro gli incendi analogo a quello ottenuto con il rigido rispetto del disposto normativo esistente, che a volte risulta di difficile applicazione nella tipologia di fabbricati considerati.

https://www.insic.it/Prevenzione-incendi/Notizie/Sulla-rivista-Antincendio-n72015-si-parla-di/6238acc5-feda-429f-8248-edb50ac3bb8a

Progettare con l'FDS: aerazione naturale e sicurezza dell'esodo nelle autorimesse

"Progettare con l'FDS: aerazione naturale e sicurezza dell'esodo nelle autorimesse"
Un articolo di Filippo Cosi

Rivista Antincendio. EPC Periodici. Numero di Aprile 2014




Uno studio di ingegneria antincendio eseguito con simulazioni condotte con il software Fire Dynamics Simulator, relativo ad un’autorimessa interrata  multipiano. Il caso deriva da un intervento effettivamente realizzato. Diverse configurazioni sono messe a confronto per valutarne la migliore ai fini della sicurezza dell’esodo delle persone. L’attenzione è focalizzata sul sistema di aerazione naturale, analizzando sia configurazioni conformi alla normativa che in deroga. Si scopre che anche una configurazione non conforme può garantire idonei standard di sicurezza. Tenendo conto del prossimo graduale passaggio dai decreti antincendio alle linee guida, i metodi della Fire Safety Engineering saranno uno strumento sempre più utile per il progettista antincendio.

https://www.insic.it/Prevenzione-incendi/Notizie/Autorimesse-la-progettazione-antincendio-con-l-FSD/61421481-221a-4dc0-ba8e-e595f35bb934